In un lembo remoto d'Italia, la costa jonica calabrese attorno a Locri, è esploso nel 2009 un fenomeno musicale e culturale straordinario. Mimmo Cavallaro con i TaranProject ha tenuto in sei mesi oltre settanta concerti, conoscendo un successo via via sempre più travolgente, fino a suscitare un'autentica passione collettiva.
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La Voce Narrante e l'Eroe


Abbiamo scherzato, di recente, sulle peripezie notturne di Cosimo, come se davvero nelle sue canzoni lui parlasse di se stesso.
Non è così, ovviamente, ma è pur vero che ascoltandolo cantarle viene quasi naturale crederlo.
Questo dipende dallo straordinario pathos con cui Cosimo le interpreta, dal modo in cui riesce a far vibrare le emozioni e a contagiarne il pubblico, come chi stia vivendo in prima persona intense vicende - perlopiù amorose - e accoratamente le racconti.

Tutt'altro è lo stile di Mimmo, i cui brani non di rado sono narrazioni in terza persona, accompagnate da note ambientali e riflessioni che aprono l'orizzonte espressivo verso tematiche sociali, etiche, o addirittura spirituali.
Spesso le storie individuali sono tratteggiate entro affreschi di più vaste proporzioni: si pensi a Passa lu mari, a Santu Roccu, a Patruni meu, per non dire di quella portentosa Genesi in tre strofe con cui inizia il Cantu di lu marinaru.


E' come se Cosimo incarnasse, con tutto se stesso, le avventure mirabolanti dell'Eroe; e lui ne possiede la fondamentale qualità, il coraggio intrepido: “eu so comu allu lupu a passu lentu, e nun mi spagnu si baiunu i cani”, in Citula, o in Pe'ttia “vorria attaccari lu suli!”
Mimmo è invece un'illuminata e saggia Voce Narrante, e suole porre tra sè e le scene descritte un diaframma di razionale consapevolezza; in qualche altro caso, la distanza è misurata dalla memoria, che immerge in un'atmosfera evocativa brani come Cugnu di trona, Ciano, Stafanazzu.

Come ormai abbiamo capito tutti da tempo, sta proprio nella molteplicità dei motori creativi uno dei segreti dell'arte dei TaranProject, e i diversi approcci di Cosimo e Mimmo si arricchiscono e risaltano l'un l'altro nell'alternarsi. Nei rimandi tra voce narrante ed eroe noi ci perdiamo, incantati da un dialogo in musica in cui le più forti emozioni si intrecciano a riflessioni sapienti, così che queste acquistano incisività, e quelle profondità di significati.
E a far da spezie saporite vi sono poi le incursioni vitalizzanti di Giovanna, che - da seconda voce o da protagonista - impreziosisce i brani con un'incredibile varietà di fiori e colori.

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