In un lembo remoto d'Italia, la costa jonica calabrese attorno a Locri, è esploso nel 2009 un fenomeno musicale e culturale straordinario. Mimmo Cavallaro con i TaranProject ha tenuto in sei mesi oltre settanta concerti, conoscendo un successo via via sempre più travolgente, fino a suscitare un'autentica passione collettiva.
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Sulla via del ritorno

dalla fortunata tournée in Germania conclusa ad Amburgo,
lungo i duemila e cinquecento chilometri della strada di casa, i TaranProject fanno tappa sabato 31 a Borgosatollo, periferia di Brescia, dove ormai sono di casa da due anni, e poi
domenica 1 a Bologna, a Zona Roveri.
Come ai tempi in cui passava la Mille Miglia: tutti a festeggiare i nostri beniamini in transito!

Elezioni europee: trionfano i TaranProject

Non abbiamo bisogno di attendere lo stillicidio dei dati del Viminale, né di accapigliarci sulle risultanze fallaci degli exit-poll per finire sbugiardati dai numeri veri domattina: è sicuro, in Europa è il momento dei TaranProject. Promossi a pieni voti.
La tournée in Germania procede a ritmi serrati, mietendo l'entusiasmo dei tedeschi doc non meno che dei calabresi di lassù.
I nostri son partiti da Amburgo, dove hanno messo a punto lo show, e dove - abbiamo saputo - una notte, per fatale combinazione di inghippi organizzativi, è capitato che Mimmo e Cosimo sono finiti a dormire proprio nell'hotel dove dimorarono a lungo, nel 1962, nientemeno che i Beatles agli albori della loro carriera:
Cavallaro & Papandrea nei letti di Lennon & McCartney! - due ragazzi, anche loro, pronti per uno sfolgorante futuro.
Mercoledì scorso spostamento di 300 km per il primo concerto, a Berlino, e poi sotto con Gottinga, Kiel, Hannover, Wolfsburg... Magari i TP non se n'erano resi conto prima, ma si stanno accorgendo ora che in dieci giorni, oltre a suonare in undici concerti, gli toccherà percorrere oltre tremila chilometri! - davvero, come si diceva, un tour tutto auf der Autobahn.
Martedì 27 doppio appuntamento a Colonia; sarà la puntata più vicina, tra l'altro, alla città di Duisburg, dove ci piace pensare che arrivi forte l'eco della presenza festosa di una banda della Locride di segno tutto contrario a quell'altra che si rese tristemente famosa lassù, qualche anno fa.
E' anche questo il significato dell'avventura in terra germanica dei TaranProject, messaggeri di una Calabria che guarda all'Europa, spalanca le braccia e sorride.

Auf der Autobahn

I TaranProject approdano in Germania, dove mercoledì 21 prende il via la tournée che li vedrà impegnati in undici concerti nelle città più importanti.
Sono nella terra della Musica, patria di una genìa di giganti che da Bach arriva a Stockhausen, dal colmo del classico al massimo dell'innovazione, passando per Beethoven, vertice del sublime, e tanti altri grandi nomi.
Ma anche se ci volgiamo alla musica rock e dintorni, si staglia qualche gruppo simbolo degli anni Settanta: primi fra tutti, e fra tutti i più influenti, i Kraftwerk, pionieri e padri nobili di ogni musica elettronica a venire.
Perché ne parlo? Non solo per antica passione personale, ma anche perché i Kraftwerk - qualcuno lo ricorderà - si imposero all'attenzione generale nel 1975 con un disco che stupì il mondo e vendette un sacco; si chiamava appunto Autobahn, che significa autostrada, e questa era l'immagine di copertina.
Non trovate che la foto assomigli incredibilmente a quest'altra?

Vanno dunque i TaranProject, novelli Kraftwerk, sull'autobahn alla conquista del mondo...
Che il successo arrida loro altrettanto copioso e durevole!

Sabato 17 a Wetzikon

in Svizzera, 30 km a est di Zurigo.



Ecco i TP sul palco di Wetzikon

Venerdì 16, TaranProject in Lombardia

Il Giro d'Italia quest'anno è partito da Belfast, Irlanda; il Tour de France partirà da Leeds, Inghilterra: la geografia non è più quella di una volta.
Anche il Tour di Germania dei TaranProject segue la moda, e parte da Como. Più precisamente ad Albese con Cassano, dove stasera i nostri saranno ospiti per la seconda volta della provincia lariana, dopo Fino Mornasco.



Prima di entrare in terra teutonica, altra tappa di avvicinamento sabato 17 a Wetzikon, in Svizzera. Anche in questo caso un ritorno, dopo Zurigo 2012 e Baden 2013. Si sa che, come nei romanzi gialli, i TP tornano sempre sul luogo del concerto: reclamati calorosamente da chi li ha visti una volta e non vede l'ora di riprovare quell'emozione.
I giornali elvetici in lingua italiana già annunciano l'evento.

Poi sotto con le undici tappe tedesche, dal 21 al 30 maggio.

Tutti li vogliono

L'impressione l'abbiamo avuta netta già a Roma, quando sul palco del Concertone, oltre ai TaranProject, si son visti Francesco Loccisano accompagnare alla chitarra battente l'intervento di Aldo Cazzullo, e Alfredo Verdini con il suo hang contrappuntare altri racconti; per non dire di Massimo Bonelli - che dei TP è il manager - cui è stata affidata la gestione organizzativa dell'intero evento.
E' come se si fosse improvvisamente scatenata la corsa ad avere per ospite uno dei preziosi talenti della Locride, finalmente riconosciuti ovunque come tali.
Si è anche saputo della partecipazione di Alfredo alle percussioni e di Carmelo come fonico in un brano del nuovo cd di Antonella Ruggiero.
La conferma è negli appuntamenti di questi giorni, qua e là per l'Italia, che seguono il concerto di Mimmo a Tropea con Andrea e Alfredo, e l'appuntamento assai particolare di Catanzaro, di cui si racconta qui.
Mentre Cosimo presidia il territorio di casa, invitato ancora una volta venerdì 9 dai Taranquartet,
Gabriele Albanese sarà in trasferta sabato 10 a Lucca sotto l'egida Makam, in un duo con il caro cugino Nour Eddine che promette esotiche delizie.

Domenica 11 poi di nuovo TaranProject tutti assieme, a Botricello.


E c'è anche chi esplora nuovi sentieri espressivi: come sempre è Fabio Macagnino, che presenta il suo libro “By the Jasmine Coast”, diario in pagine immagini e musica di un artista conto-emigrante, nientemeno che al Salone del Libro di Torino, sabato 10, e a Roma lunedì 12.

Martedì 6 a Tropea

Mimmo Cavallaro in "Sacro et Profano",
con Francesco Loccisano, Andrea Simonetta,
Alfredo Verdini, Silvio Ariotta.



E complimenti al Comitato genitori della scuola elementare di Tropea: che bel modo di festeggiare la fine dell'anno scolastico!

La canzone dell'imperatore

L'ultimo a suonare la lira, a Roma, era stato Nerone.

Avvenne duemila anni fa: Svetonio narra come lo sciagurato si dilettasse a canticchiare, accompagnandosi con lo strumento, mentre contemplava l'incendio della città, fatto appiccare da lui stesso. Una brutta storia.
C'è voluto l'arrivo di un altro imperatore, il nostro Cosimo
– si somigliano pure un po', non vi pare? - con un'altra lira, quella calabrese, per invertire il senso di quella nefasta immagine.
Roma non brucia, stavolta, ma arde!
Di passione, trascinata dal suono incantatore. E' il messaggio non è più di cinica indifferenza, ma di armonica condivisione.

E così finalmente la lira è andata in paradiso,
stavolta non si scordau.

Roma danza, comu l'unda di lu mari

Concertone, il giorno dopo.
E' grande l'entusiasmo per l'esibizione dei TaranProject assieme a Daniele Ronda, ennesima prova di talento e versatilità, felice incontro tra dialetti del Sud e del Nord sulla magica melodia di "Stilla chjara". Basta dare un'occhiata al sito della Rai, dove lo spezzone di diretta televisiva che riguarda i TP è tra i più visti.

E' stata un'emozione, da commuoversi, sentire il suono fragile e prezioso della lira calabrese inondare la piazza gremita di centinaia di migliaia di persone, e raggiungere milioni di altri davanti agli schermi. Di questo strumento arcaico, conosciuto in una ristretta area rurale della Locride, trent'anni fa si era perso anche il ricordo; ora incredibilmente è tornato a vibrare per merito dell'orgoglio e della passione di pochi coraggiosi musicisti, e approda sulla scena del concerto più seguito dell'anno.
Un suono calabrese che si rivolge a tutta l'Italia, con dolce timbro armonioso.
Non si può non riandare col pensiero ai primi concerti dell'autunno 2009, quando Stilla chjara chiamava a raccolta i cuori degli appassionati nei paesi, e tutto cominciò.
Ora manca solo di sentir la lira alla Royal Albert Hall di Londra, o alla Carnegie Hall di New York. E i TaranProject, vedrete, ci arriveranno.

Questo è il filmato dell'intervento dei TP con Daniele Ronda, del quale si apprezzano le strofe in piacentino incastonate a meraviglia sull'aria di Cosimo. La proverbiale ospitalità calabrese funziona pure per le canzoni!
Sul palco, in altro momento, è salito anche Francesco Loccisano con la sua fiabesca chitarra battente: a ribadire che la musica locridea possiede sonorità speciali, che finalmente si fanno conoscere e conquistano.