Questo post è dedicato ad un vero top player.
Dotato di classe cristallina, ha il dono raro dell'essenzialità, del far sembrare semplici anche gli interventi più illuminanti e risolutivi.
E' regista capace di geometrie che paiono disegni architettonici d'autore, è artefice di trame perfette di cui è fulcro e riferimento, sa appoggiare i compagni proponendo loro le soluzioni migliori, e anche se non ha un fisico bestiale sa farsi valere su ogni terreno.
Ha la barba, l'aria da chi la sa lunga ma non si sbilancia, un sorrisetto sornione che rivela saggezza e ironia, uno sguardo distaccato, quasi assente e poi improvvisamente penetrante.
Il suo nome è Andrea, e insomma avete capito perfettamente di chi sto parlando.
Ma no, non questo! Non Andrea Pirlo!
Rileggete bene, parlo di quest'altro Andrea.
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