L'occasione è solenne: per la Locride si schiudono le porte del più prestigioso complesso multifunzionale italiano dedicato alle sette note, l'Auditorium Parco della Musica di Roma.
A varcare la fatidica soglia, per presentare il suo nuovo cd in uscita in questi giorni, è Francesco Loccisano, maestro universalmente riconosciuto della chitarra battente.
Ed esponente di spicco, va da sè, di quel nucleo straordinario di artisti le cui gesta andiamo seguendo su queste pagine: Loccisano - prima della notorietà raggiunta al fianco di Eugenio Bennato - fece parte dei TaranKhan, ed ha collaborato in quasi tutti i progetti discografici dei TaranProject, per poi intraprendere una fortunata carriera solista. Astro di prima grandezza, quindi, nella costellazione, piccola ma luminosissima, dell'Unda Jonica.
Non è un caso che ad accompagnarlo in questo battesimo ci siano Vincenzo Oppedisano, già negli Scialaruga, e Mico Corapi, soul man di Calabria, co-autore di Spagna e Japri ssu barcuni.
E in veste di ospite - udite, udite - Mimmo Cavallaro, che presterà la sua voce magistrale alle melodie cristalline delle battenti.
Un'anticipazione, oltretutto, di quel progetto, Sacro e Profano, che andrà prendendo forma dal 30 novembre in poi. Presto ne sapremo di più.
Ma oggi è il giorno di Francesco Loccisano, e del nuovo disco "Mastrìa". Il concerto si intitola, come uno dei brani, Kaos Kalabro.
E sarà un caos gioioso e creativo quello che si scatenerà stasera alle 21 nella sala del Teatro Studio.
Gran finale con il Calabrazil!
Nei commenti qui sotto il bel resoconto di Giuseppina.
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E' la seconda volta che seguo dal vivo Loccisano, e l'impressione è sempre quella: con un'acustica così formidabile come quella dell'Auditorium, ascoltare la chitarra battente di quetso ragazzo è come liberarsi per due ore di tutti i pensieri e vivere in un presente senza tempo, fatto solo di musica. Vi sembra poco?!?!?
RispondiEliminaLa presentazione del nuovo lavoro discografico è iniziata con l'esecuzione di alcuni brani nuovi (un titolo fra tutti mi ha colpito "il volo del calabrese") ed è proseguita con l'integrazione di strumenti quali il mandolino di Peppo Grassi (bellissima la "tarantella" suonata chitarra e mandolino), il basso di Vincenzo Oppedisano e le percussioni di diverso tipo di Mico Corapi, Neney Santos musicista brasiliano e Vincenzo Gagliani..
Alla voce, per "Volo del calabrese", Mico Corapi con una strofa toccante sull'emigrazione che non vi riporto per timore di sbagliare qualche parola, e Mimmo Cavallaro per una versione lunga di "Samuele", un brano che già di per sè è una meraviglia, col canto di Mimmo si arricchisce ancora di più.
Io ho apprezzato moltissimo tutta la serata, la bravura di Loccisano e la sua "majistria" è incontestabile.. Bravissimi i solisti! Veramente un motivo di orgoglio per tutta la Locride! Pubblico attento ed entusiasta sino alla fine, quando la tarantella finale di gruppo ha preso piede e ha trascinato tutti i musicisti e i cantanti in un allegro mix di strofe e suoni di due mondi: Calabria e Brasile, una tarantella internazionale!
la frase del volo del calabrese :-)
RispondiEliminaL'aria è currutta e la genti non sannu
la genti non sannu....
non canuscinu l'estati cu lu mbernu
grazie Francesco
Eliminae in bocca al lupo per il nuovo cd, che - a giudicare dai brani sentiti l'estate scorsa nei tuoi concerti - dev'essere una meraviglia!