In un lembo remoto d'Italia, la costa jonica calabrese attorno a Locri, è esploso nel 2009 un fenomeno musicale e culturale straordinario. Mimmo Cavallaro con i TaranProject ha tenuto in sei mesi oltre settanta concerti, conoscendo un successo via via sempre più travolgente, fino a suscitare un'autentica passione collettiva.
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Un anno di blog!

E' passato un anno, dal 4 gennaio 2010. Quel giorno questo blog fece la sua comparsa sul web. In dodici mesi è stato visitato da oltre 27.000 persone, con più di 100.000 pagine consultate!
Numeri che certo non immaginavamo, io e Caterina, quando per la prima volta pensammo di crearlo. Fu il giorno dopo aver assistito al concerto di Ardore del 29 dicembre 2009: risalendo in treno verso Nord, con la valigia colma delle emozioni di un concerto bellissimo – io lo avevo seguito con il mento appoggiato al palco, in totale estasi - e tuttavia consapevoli che per qualche mese non ci sarebbero state per noi occasioni di rivedere i TaranProject, ci dicemmo che un modo per dar sfogo alla nostra passione, per continuare a tener viva nelle nostre giornate la loro musica, non solo ascoltando i cd, ma anche con la moltitudine di sensazioni e pensieri che suscitava in noi, io in Veneto e lei a Firenze, sarebbe potuto essere questo: creare uno spazio virtuale dove condividerli, fra noi, e magari con i cinque o dieci lettori che saremmo riusciti a coinvolgere.
La decisione sul nome venne naturale: Mimmo Cavallaro perché fu dalla suggestione della sua voce straordinaria che partì la miccia che accese il falò della passione; Fan Club per dichiarare che saremmo stati deliberatamente partigiani, perché da subito fu l'amore la molla decisiva, la volontà di sostenere i TaranProject in ogni modo possibile, di annunciarne la meraviglia al mondo intero.
L'idea fu anche di costituire uno spazio in rete che ci sembrava mancasse, non solo per raccogliervi informazioni e notizie, ma soprattutto dove sedimentare la memoria dello straordinario fenomeno musicale e popolare con cui eravamo entrati in contatto, magari ricostruirne la storia, radunare i molti frammenti sparsi qua e là sul web, darne testimonianza duratura.

Da lì è iniziato per me un percorso incredibile, fitto di relazioni, di viaggi, di concerti, soprattutto di incontri, di amicizie; e il blog è stato il veicolo a bordo del quale compierlo. E' stato un gran divertimento, è stata un'avventura intensa, sorprendente, e una crescita interiore vera.
Tra coloro che oggi voglio ringraziare c'è innanzitutto Caterina, anche per esser stata la prima a condividere, immediatamente e appieno, l'entusiasmo che a fine agosto 2009 i TaranProject avevano scatenato in me, a darmi la riprova che non ero preda di una allucinazione, ma avevamo davvero incontrato quello che tra noi, da allora in poi, abbiamo chiamato l'Eden, e che via via abbiamo scoperto di condividere con tanti altri cuori tarantati.
Ringrazio Fabio per avermi raccontato molte delle storie che ho trascritto, che lui ha vissuto in prima persona e di cui serba ricordi nitidi e lucida consapevolezza.
Per i loro contributi e commenti sempre interessanti, vivaci, significativi, illuminanti ringrazio Giupi e Francesco Franco, e poi Giuseppina, Barbara, Santo... e tanti tanti altri.
Che il blog abbia riscosso un successo al di là di ogni aspettativa è evidente, e il merito di ciò va ovviamente ai TaranProject, al coinvolgimento irresistibile che suscitano in chiunque abbia la fortuna di ascoltarli.
La cosa più importante non è nemmeno questo riscontro, ma aver ben presto compreso che non di sola musica, per quanto eccelsa, si tratta, bensì del legame che unisce Mimmo, Cosimo, Giovanna, Gabriele, Carmelo, Alfredo, Andrea, e migliaia di persone in una comunione di sentimenti che per ciascuno è una ricchezza preziosa, benefica, imperdibile.

Cosa ci aspetta ora? Sono ancora tanti i risvolti da esplorare, e ancora tantissimo è quel che i TaranProject hanno da darci. Qualcuno vuol suggerire possibili sviluppi, nuove iniziative per il blog?
Ogni consiglio sarà graditissimo, c'è spazio qui sotto!

2 commenti:

  1. Caro Filippo , non ho un consiglio in questo momento , ma , vista la ricorrenza, vorrei innanzitutto ringraziare te e Caterina per l'idea e per l'impegno profuso in questi lunghi mesi ... E poi ricordare il mio primo contatto con questo blog, quando mi capitò sotto gli occhi un tuo commento a ' Stilla chjiara' con la descrizione di quello che accade in quel momento del concerto.Difficilmente potrò dimenticare quella lettura ; ero quasi incredulo di scorrere su parole e sensazioni talmente 'mie' da non distinguere più se stessi leggendo o scrivendo qualcosa ! Uno di quei rari momenti nella vita in cui l'esperienza di un altro e la nostra si fondono perchè sono state esattamente nello stesso 'luogo'. Ed è di questo 'luogo' che parliamo da un anno ... lunga vita al blog ! :)

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  2. sono d'accordo con Francesco, Filippo ha un modo di descrivere che è semplicemente coinvolgente e affascinante. Io colgo ancora una volta l'occasione per ringraziarti, Filippo, della tua presenza sempre costante accanto a me neofita della tradizione musicale locridea. Sin dai primissimi tempi quando ti tartassavo su facebook per avere notizie sul mio beniamino, passando per l'incoraggiamento quando dicevo: "Non potrò mai assistere ai concerti,Locri è troppo lontana dal mio paesello!" e finendo oggi che condiviamo anche le trasferte al seguito della passione! sei mitico,Filippo!
    Io qualche consiglio ce l'ho: innanzitutto, facciamo uno studio sulla tradizione dalla quale i Tp prendono spunto per scrivere le loro splendide canzoni, e poi, ti ricordi quel progetto che avevamo condiviso,quello di mettere a punto qualcosa per far conoscere ai più giovani la cultura popolare e le canzoni della tradizione?
    Di miglioramenti tecnici in questo blog ce ne vuole,a parer mio, uno: elimina, se puoi, la convalida del commento postato, è fastidiosa!
    Un grande abbraccio a te e Caterina, e che la Taranta sia con noi!

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