Viaggio tribolato, quello per giungere a Lumezzane, avversato dalla nebbia e da una lunga coda al posto di blocco dei Forconi, ma, imboccata finalmente la Val Trompia, eccoci sul posto.
Manca Cosimo, purtroppo, rimasto a casa indisposto, e il concerto cambia un po'.
Ma il rammarico per l'assenza del maestro dell'organetto e della lira è ben presto lenito dai doni che Mimmo e Giovanna ci elargiscono: alcune canzoni che non sentivamo da tempo, e che canzoni!
Si staglia luciferino il Mulinaro, ritorna un Brigante da brividi, la Palumbella vola alta con i riff del sassofono di Gabriele, una fremente intensissima Mariola avvince tutti: bresciani e calabresi del Nord, fedelissimi giunti da Taurianova e chi arriva dal Veneto, dal Piemonte, da Aosta.
Anche la conclusione è diversa: niente tarantella finale, ci sono invece in dolcissima sequenza Stafanazzu e Li boni festi, che ci accarezzano e cullano in un arcaico sogno natalizio di lumini baluginanti nel buio, con la neve immacolata e l'incanto di un focolare, amurusamenti.
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