Tra i protagonisti della letteratura italiana del Novecento si annoverano alcuni illustri scrittori nati nella Locride, che della loro terra conservano un'impronta profonda nei temi e nello stile: Francesco Perri, Corrado Alvaro, Saverio Strati, Mario La Cava.
A quest'ultimo la sua cittadina natale ha intitolato un Caffé Letterario, cui va il merito di aver riconosciuto la nuova eccellenza artistica che distingue il territorio in questi anni, in ambito musicale.
Così, dopo i recenti incontri con Francesco Loccisano e Fabio Macagnino, stasera è la volta del nostro Gabriele,
per la prima volta protagonista assoluto di una serata che si annuncia ricca di suoni virtuosi e intense suggestioni.
Da non mancare!
A Capo Rizzuto
Dinanzi
a uno scenario strepitoso,
tra i più celebrati panorami calabresi da cartolina,
tornano in concerto i TaranProject,
ad apertura della seconda edizione di Tarantella Week.
Ma lo scorcio di Acconia di Curinga - sabato sera per i TP - non è da meno!
E ancor più bella è Acconia vista da Carmelo, dal palco...
a uno scenario strepitoso,
tra i più celebrati panorami calabresi da cartolina,
tornano in concerto i TaranProject,
ad apertura della seconda edizione di Tarantella Week.
Ma lo scorcio di Acconia di Curinga - sabato sera per i TP - non è da meno!
E ancor più bella è Acconia vista da Carmelo, dal palco...
Cosimo Carlitos
L'impensabile è accaduto: una squadra italiana, la Juventus, è in finale di Champions, e ardirà sfidare i semidei del Barça.
Le chiacchiere da bar, in queste settimane di snervante attesa, vertono su quale sia per i giocatori il modo migliore di prepararsi al fatale appuntamento: se riposare, reintegrare le forze schivando il rischio di infortuni, o se giocare anche le ultime inutili partite di campionato, per non perdere il ritmo agonistico e tenere alto il tasso di adrenalina. Risposta non c'è, o forse, chi lo sa, nel mezzo sarà: a seconda delle caratteristiche fisiche e psicologiche di ogni calciatore.
Anche i TaranProject sono in fase di attesa, sta per partire la stagione estiva dei concerti nelle piazze, e anche loro si preparano ciascuno a modo suo.
Chi sicuramente preferisce sempre giocare, non perdere mai l'occasione di rinsaldare il contatto col suo pubblico, è Cosimo, che in questi ultimi dieci giorni si è esibito più o meno una sera sì e una no: pub, taverne, pizzerie, a Cinquefrondi, Gerocarne, Bagnara, Roccella, e questa sera a Vibo Valentia. Instancabile. Rischio superallenamento, come direbbero i dotti commentatori sportivi?
Niente paura: Cosimo è come una dinamo, genera energia più di quanta ne consumi.
Per restare nella similitudine calcistica, viene in mente un campione che pure lui non si risparmia mai, quel Carlitos Tévez sul quale poggiano le maggiori speranze dei tifosi juventini in vista dell'ardua tenzone.
E a pensarci bene, le analogie non si fermano qui: Tévez, come tutti sanno, è un fuoriclasse, ma di un tipo un po' speciale; nulla a che vedere con i divi baciati dalla grazia del dio pallone, quelli che danzano in punta di scarpini con aria vagamente annoiata, i Platinì o i Baggio, per intenderci; Carlitos è una forza della natura, un lottatore, corre a tutto campo, dà una mano in difesa e subito si lancia arrembante in attacco, è un trascinatore per i compagni, si spende fino all'ultima goccia di sudore; eppure è capace di giocate travolgenti, inventa gol incredibili e - così si dice in gergo - spacca le partite.
Tale e quale Cosimo!
Tévez è un indio argentino cresciuto in un barrio di Buenos Aires, temprato dalle avversità di una vita non sempre facile però illuminato da un ineguagliabile talento, pellaccia spessa ma cuore d'oro, allegro e generoso, col saggio disincanto del lupo di mare che ha domato le mille tempeste. Lupu a passu lentu: Cosimo appunto, il nostro fuoriclasse.
PS C'è anche un altro legame tra Cosimo e l'Argentina, naturalmente!
Le chiacchiere da bar, in queste settimane di snervante attesa, vertono su quale sia per i giocatori il modo migliore di prepararsi al fatale appuntamento: se riposare, reintegrare le forze schivando il rischio di infortuni, o se giocare anche le ultime inutili partite di campionato, per non perdere il ritmo agonistico e tenere alto il tasso di adrenalina. Risposta non c'è, o forse, chi lo sa, nel mezzo sarà: a seconda delle caratteristiche fisiche e psicologiche di ogni calciatore.
Anche i TaranProject sono in fase di attesa, sta per partire la stagione estiva dei concerti nelle piazze, e anche loro si preparano ciascuno a modo suo.
Chi sicuramente preferisce sempre giocare, non perdere mai l'occasione di rinsaldare il contatto col suo pubblico, è Cosimo, che in questi ultimi dieci giorni si è esibito più o meno una sera sì e una no: pub, taverne, pizzerie, a Cinquefrondi, Gerocarne, Bagnara, Roccella, e questa sera a Vibo Valentia. Instancabile. Rischio superallenamento, come direbbero i dotti commentatori sportivi?
Niente paura: Cosimo è come una dinamo, genera energia più di quanta ne consumi.
Per restare nella similitudine calcistica, viene in mente un campione che pure lui non si risparmia mai, quel Carlitos Tévez sul quale poggiano le maggiori speranze dei tifosi juventini in vista dell'ardua tenzone.
E a pensarci bene, le analogie non si fermano qui: Tévez, come tutti sanno, è un fuoriclasse, ma di un tipo un po' speciale; nulla a che vedere con i divi baciati dalla grazia del dio pallone, quelli che danzano in punta di scarpini con aria vagamente annoiata, i Platinì o i Baggio, per intenderci; Carlitos è una forza della natura, un lottatore, corre a tutto campo, dà una mano in difesa e subito si lancia arrembante in attacco, è un trascinatore per i compagni, si spende fino all'ultima goccia di sudore; eppure è capace di giocate travolgenti, inventa gol incredibili e - così si dice in gergo - spacca le partite.
Tale e quale Cosimo!
Tévez è un indio argentino cresciuto in un barrio di Buenos Aires, temprato dalle avversità di una vita non sempre facile però illuminato da un ineguagliabile talento, pellaccia spessa ma cuore d'oro, allegro e generoso, col saggio disincanto del lupo di mare che ha domato le mille tempeste. Lupu a passu lentu: Cosimo appunto, il nostro fuoriclasse.
PS C'è anche un altro legame tra Cosimo e l'Argentina, naturalmente!
l'ABC dei TaranProject
Viaggia molto, in questo periodo, Mimmo Cavallaro!
Stavolta - con Cosimo e i TaranProject al completo - sembra voler intraprendere il giro delle regioni d'Italia, cominciando ordinatamente da sinistra in alto: Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia... e procedendo pure per ordine alfabetico: Aosta, Buccinasco, Chivasso (mitica Chivasso, anno 2010...)
Sono le località dei tre concerti di questa settimana, secondo questo programma:
- giovedì 7 maggio a Saint-Vincent (AO), Palais Saint Vincent, Via Martiri della Libertà
- venerdì 8 a Chivasso (TO), Piazza D'Armi Ovest - Calabria in festa
- sabato 9 a Buccinasco (MI), Social Club, via Gustavo Modena 15 - Peperoncino Sud Festival.
E domenica sera, instancabili, di nuovo in Calabria.
Stavolta - con Cosimo e i TaranProject al completo - sembra voler intraprendere il giro delle regioni d'Italia, cominciando ordinatamente da sinistra in alto: Val d'Aosta, Piemonte, Lombardia... e procedendo pure per ordine alfabetico: Aosta, Buccinasco, Chivasso (mitica Chivasso, anno 2010...)
Sono le località dei tre concerti di questa settimana, secondo questo programma:
- giovedì 7 maggio a Saint-Vincent (AO), Palais Saint Vincent, Via Martiri della Libertà
- venerdì 8 a Chivasso (TO), Piazza D'Armi Ovest - Calabria in festa
- sabato 9 a Buccinasco (MI), Social Club, via Gustavo Modena 15 - Peperoncino Sud Festival.
E domenica sera, instancabili, di nuovo in Calabria.
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