Comu ballanu belli ssi figghjoli!

Se il tour 2010 ebbe come filo conduttore - nelle atmosfere delle canzoni, nei testi, nelle intense correnti emotive tra gruppo e pubblico - l'amore, il nuovo spettacolo 2011, che viaggia ora a pieno regime, lo si può intitolare all'allegria, al ritmo, al ballo.

L'avvio è affidato a una “Peppinella” rilucidata per l'occasione, introdotta dal sussurro cantilenante di Giovanna come il cicalino d'accensione che precede il rombo tonante di una macchina ritmica, i TaranProject, che va al fulmicotone. Le luci d'acchito illuminano il palco, e il gruppo è già schierato per una partenza lanciata, un brano impertinente, boccaccesco, contagiosamente movimentato: l'andirivieni “sotto il ponte d'a ferrovia” definisce un clima elettrizzante di ardori passionali, che non son più quelli contemplativi e lirici di un anno fa, ma impulsi vitalistici, gaudenti.
All'attacco del secondo brano è come sentire un cavallo scalpitare, veder stagliarsi sul profilo della collina una figura altera in controluce: è Cosimo, che si lancia nella tambureggiante “Pe ttia”, con la fierezza del condottiero al galoppo. Una carica travolgente si trasmette tra gli spettatori, molti già ballano, tutti comunque fremono.
E così, in due sole mosse, è già stata data l'impronta alla serata.

Ci inoltriamo poi tra due grandi pareti mirabilmente affrescate dal pennello vocale sopraffino di Mimmo, le due canzoni del cd che l'hanno scorso non venivano proposte dal vivo; e che canzoni, Hjuri di hjumari e Massaru! Nel mezzo c'è la porta che Cosimo ci conduce a “spirtusari”, munito di “Virrinedda”: un brano di Rosa Balistreri del quale si appropria rendendolo fiammeggiante, fino al poetico verso finale: “beni ti vogghju cchiù di lu me hjatu...”, ti amo più del mio respiro, sul quale Cosimo scherza col pubblico in un seducente triplice finale.
Comu si gira, comu si balla! ci ricorda il riff successivo; e arrivano poi i due brani più innovativi: l'antica “Patruni Meu”, classica canzone in chiaroscuro di Mimmo, viene resa in una versione di intensa drammaticità, con la straniante filastrocca cadenzata da Giovanna in sottofondo; la inedita “Sona ssu tamburu” ci regala dapprima un Andrea prestigiatore, che si moltiplica in loop facendosi prezioso trio di mandole, per poi svolgere un tema appassionante di trepidazioni e afflati, scritto e interpretato magistralmente da Giovanna.

Con Citula d'argento parte la serie dei pezzi da novanta: che non son più solo i pluricelebrati Cioparella, Mulinarella e via dicendo, ma anche i brani che l'anno scorso eran nuovi ed ora hanno guadagnato sul campo le mostrine del più alto grado: Passa lu mari, Santu Roccu, Laroggiu d'amuri, Vurrìa...
Così non c'è un istante di tregua, appena il tempo di farsi rapire dalla magia arcana di “Ciano”, che da tempo agognavamo di sentir riproposta; si scorre di meraviglia in meraviglia, sempre all'insegna di coloriture ritmiche insaporite dalla creatività di Carmelo e Alfredo. Fino a Spagna: come in fondo doveva essere fin dalla notte dei tempi, è sulle note di questo brano emblematico che si conclude il concerto, con la presentazione dei musicisti, con Cosimo che viene nominato Maestro dei Maestri, e Mimmo come sempre e per sempre “al cuore dei TaranProject”.

Ma non è affatto finita qui, perché la serie dei bis cala altri quattro assi pigliatutto, da una Stilla Chjara sempre più emozionante con i nuovi ricami della pipita incantatrice di Gabriele, fino a quel Cantu di lu Marinaru che l'anno scorso fungeva da epico proemio al concerto ed ora diviene riflessione cosmogonica a chiusura, per risolversi in rapida sequenza verso alcuni dei temi più amati dalla piazza: “Comu ballano belli ssi figghjoli”, invocazione festosa e commovente, U jimbusedu, e la Tarantella brada sulle cui note tutto il pubblico canta.
Così anche quest'estate, ogni sera, il miracolo si ripete.
Il miracolo dell'unisono, della comunione dei nostri sette splendidi musicisti con le persone che accorrono ad ascoltarli, a centinaia negli angusti spiazzi dei borghi aspromontani, a migliaia nei centri più popolati della piana e della riviera, dai fedelissimi sempre numerosi ai nuovi immancabilmente conquistati, imbarcati tutti assieme sull'unda di lu mari che continua ad entusiasmare la Calabria reggina. A disegnare nelle calde notti estive, nel cielo sopra la piazza di ogni paese, un sogno di armonia e condivisione sociale sotto l'ala della musica, che da tre anni è meravigliosa realtà.

La scaletta del concerto:

Peppinella (Mimmo)
Pe'ttia (Cosimo)
Hjuri di hjumari (Mimmo, con Giovanna)
Virrinedda (Cosimo)
Massaru (Mimmo)
Comu si gira comu si balla (Mimmo)
Patruni meu (Mimmo, con Giovanna)
Sona ssu tamburu (Giovanna)
Citula d'argento (Cosimo, con Giovanna)
Passa lu mari (Mimmo)
Laroggiu d'amuri (Cosimo)
Cioparella (Mimmo)
Mulinarella (Cosimo)
Parrami di lu suli (Mimmo)
Santu Roccu (Mimmo) con processione tra il pubblico
Ciano (Mimmo)
Vurrìa (Giovanna)
Spagna (Cosimo)
Stilla chjara (Cosimo)
Occhj di mari (Cosimo)
Tarantella nova (Mimmo)
Cantu di lu marinaru (Mimmo)
Tarantella guappa – U jimbusedu – Tarantella brada

23 commenti:

  1. Sta diventando ormai una tradizione: alla Sagra del Cinghiale, evento che richiama un incredibile quantità di persone verso la frazione interna di San Nicola di Caulonia, i TaranProject hanno proposto un concerto extralarge; l'occasione di rivivere molte emozioni degli scorsi tour, con questi brani:
    Japri ssu barcuni
    Tarantella della seduzione
    Corvu nigru
    Jocu di la palumbella
    Malarazza
    Brigante se more
    Lu monacu cappuccinu
    Cugnu di trona
    Pizzicarella

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  2. ciao fildiferro... posso saper dove trovare le canzoni della scaletta del concerto kalabria taranta festivalsu internet??
    mimmo sei un grandeee... w la calabria!!!

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  3. ...intendi i brani eseguiti con Marcello Cirillo?
    Sono stati undici:

    Aquila bella
    Mulinarella (Mimmo)
    Li boni festi
    Rosa russa
    Rusciu di lu mari
    Citula d'argento
    U salutu
    Corvu nigru
    Cioparella
    Iocu di la palumbella
    Vinni mu ti viju

    Prima e dopo l'intervento di Marcello è stata seguita l'usuale scaletta di quest'anno.

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  4. ciao fildiferro..
    non intendevo questo volevo sapere se potevo trovare i brani della scaletta taranta festival di kaulonia 2011... nn ci sono su you tube

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  5. grazie, celerissimo. non riuscivo più a trovarli.
    ci sarai a Messignati il 24 settembre?
    mi farebbe piacere conoscerti di persona.
    giuseppe

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  6. eh, purtroppo no... io vivo in Veneto, e temo che i miei prossimi concerti saranno a dicembre... spero anch'io di incontrarti, ciao!

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  7. come si chiama quel brano che inizia: rruau na notizia stamatia, chi cicciu sa fuiu ccu rosina ....
    e poi, sai perchè non la cantano mai.
    .. nella scaletta 2011 c'è anche quella nuova della energizzantissima Giovanna.
    sempre giuseppe

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  8. in veneto????
    ma di dove sei?
    e come fai a reperire tutte ste informazioni?
    complimenti comunque e grazie.
    g

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  9. ci sono date dei concerti per dicembre?
    io sono quel giuseppe che si è permesso di puntualizzarti ... la fiumara ... e la Madonna di Oliveto...
    non so se ricordi.
    giuseppe

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  10. caro Giuseppe,
    la canzone che dici si chiama "Pizzicarella", non è in scaletta quest'anno; la nuova di Giovanna è "Sona ssu tamburu".
    Io abito a Schio. Come raccolgo le informazioni? Passione, ricerche sul web, contatti con altri fan, e con i musicisti... e appena posso scendo in Calabria.
    No, non ci sono ancora date per dicembre, ma di solito attorno all'8 e tra Natale e Capodanno i concerti non mancano.
    La Madonna di Oliveto?? Non ricordo, ma m'incuriosici! Se vuoi, contattami via mail: filferreri@alice.it.

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  11. ciao ragazzi, io volevo dire che, abituata com'ero al concerto più soft dell'anno scorso, inizialmente non ho apprezzato molto la sfilata di brani pieni d'energia e senza pausa che quest'anno i Tp ci hanno proposto. Ma era solo questione di tempo e mi sono ritrovata anch'io ad amare le performances del miglior gruppo di musica popolare calabrese. Come già scritto su Facebook, però, ho avuto anche la spiacevole sorpresa di notare un lato negativo nella sempre maggior popolarità dei Tp. Vale a dire, in molti dei concerti (beh diciamo serate, va, che concerto è una parola grossa) di musica popolare cui ho assistito, ho sentito cantare le canzoni di Mimmo e Cosimo, oppure riarrangiate da Mimmo e Cosimo, senza che i cantanti del momento si preoccupassero di dire di chi fosse (almeno questo!!!) la melodia oppure semplicemnete il merito di aver riportato in auge testi e musica che altrimenti avremmo continuato ad ignorare.
    Non vi nascondo che questa cosa mi ha dato molto fastidio; sono dell'idea che bisogna sempre dare a Cesare quel che è di Cesare!! Anche perchè un conto è sentire Cosimo cantare "Stilla Chiara", e un conto è sentirla mortificata in bocca ad altri!
    Ma non è un fenomeno solo estivo. Capita ancora adesso di leggere, sempre su Fb, di gruppi che si esaltano per il successo avuto con la canzone "Virrinedda", che noi tutti sappiamo essere stata trionfalmente riproposta da Cosimo a partire dall'estate 2011. Che senso ha copiare la scaletta e le idee altrui? Io non ho mai amato le cover, e se poi si tratta di un copia/incolla acritico e senza dignità, beh..... ragazzi..... c'è poco da prendere!!

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  12. dove si può trovare il testo di peppinella

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  13. Anche io lo cercavo e me lo sono ricavato ascoltando una registrazione live,eccotelo:

    Peppinella

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!

    Tinde jsti vinedi vinedi e t’abbasasti carbineri,
    Tinde jisti di ccà e di jà e ti facisti chiamari mammà;

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!


    Tinde jsti a Pampiniti e ti parìa ca ti mariti,
    Tinde jsti a la Zija e ti parìa ca n’davi a mia;

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!

    Tinde jsti a Catanzaru e ti mentisti la pista ‘nsanu,
    Tinde jsti a la Marina e ti chiamaru signurina;

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!

    Tinde jsti a la Rucceja e ti chiamaru pedaleja,
    Tinde jsti a la Giajusa e ti chiamaru carinusa;

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!

    Trapinarella e trapinatura
    Fici na cofana i crjatura
    Trapinarella e trapinatura
    Fici na cofana i crjatura
    Sutta u ponti d’a ferrovia
    cu ‘nchjanava e cu scindja

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!

    Tinde jsti a la Rucceja e ti chiamaru pedaleja,
    Tinde jsti a la Giajusa e ti chiamaru carinusa;

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!

    Trapinarella e trapinatura
    Fici na cofana i crjatura
    Trapinarella e trapinatura
    Fici na cofana i crjatura
    Trapinarella e trapinatura
    Fici na cofana i crjatura
    Sutta u ponti d’a ferrovia
    cu ‘nchjanava e cu scindja

    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà!!
    Ohi Peppinella eh comu ti pozzu amà

    Giuseppe Cricrì

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  14. Grazie mille, Giuseppe, ottimo lavoro!
    E grazie anche per i preziosi commenti inseriti in altri post.
    Se permetti, riporterò il testo in un post autonomo, per metterlo più in vista.
    Ora però ci dovresti anche illuminare sul significato di alcuni termini che (almeno a me) sfugge:
    - pista 'nsanu
    - pedaleja
    - carinusa.
    E "trapinarella trapinatura " vuol dire qualcosa?
    Se vuoi mi puoi contattare via email:
    filferreri@alice.it

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  15. Sono davvero onorato di aver potuto dare il mio modesto contributo nei vari post di questo interessante sito.(Crix2 è un mio nickname). Ho certamente piacere che tu possa riportare il testo in un post autonomo. A te comunque, caro fildiferro devo rivolgere i miei sentiti complimenti, per la piacevole, interessante, competente, spesso dotta conduzione di alcuni argomenti in vari post di questo bel sito. Ma andiamo a noi, innanzi tutto vorrei aprire una piccola parentesi riguardo la canzone dedicata a Peppinella, brano che secondo me, non a caso apre i concerti dei nostri TP. La ragazza in oggetto, e la canzone che la racconta hanno in se quella giusta, insostenibile leggerezza che ha il potere di introdurre tanto il musicofilo, quanto l’appassionato di danza popolare, nella avventura quasi onirica dei suoni e nel mondo fascinoso che il godimento del concerto sa proporre. Penso a Peppinella con levità quindi, associandola a personaggi femminili analoghi che hanno affrescato storie della letteratura, della canzone d’autore e della cinematografia senza andare lontano penso a Bocca di Rosa di Fabrizio De Andrè, alla Volpina di Amarcord di Fellini o ancora a Concia , ragazza di una bellezza sensuale, selvatica e “ caprina” raccontata da Cesare Pavese nel romanzo "Prima che il gallo canti” ambientato guarda caso a Brancaleone Calabro. Peppinella si fa amare da tutti, e tutti si innamorano di lei, non si può non volerle bene, anche se non si sa come…
    -comu ti pozzu amà- non si può non essere indulgenti con questa donna, forse tanto sfortunata, forse senza neanche sapere di esserlo, che fa del donare amore e figli al mondo quasi la sua missione.
    Ora tenterò di rispondere ai tuoi quesiti rimestando fra le mie reminiscenze glottologiche di appassionato cultore del nostro dialetto.
    1) Mentiri la pista ‘nsanu potrebbe significare mettere la propria traccia, il proprio piede, la propria impronta al sicuro. Mettersi al sicuro, al riparo;
    2) Pedaleja potrebbe significare donna che usa i piedi , che pedala, che passeggia, quindi passeggiatrice;
    3) Carinusa potrebbe essere uno spagnolismo, derivante da cariñosa, che nella lingua iberica significa amorevole, affettuosa, dolce;
    4) Trapinarella e trapinatura potrebbe essere un gioco di parole che deriva dal greco -tapeinos significa basso, umile- la tappinara è una donna di bassa condizione sociale e trappa trappa è un avverbio che significa piano, piano, lemme lemme, calcando i piedi, dal greco trapeo, che significa calco con i piedi;
    Giuseppe Cricrì

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  16. Errata Corrige
    Sono stato a Cittanova ieri sera, per assistere ancora una volta al concerto dei nostri TP,(formidabile, come a solito!!) a fine spettacolo ho raggiunto sul palco Mimmo che aveva accanto a se Andrea Simonetta e Carmelo Scarfò, gli ho chiesto lumi sul testo di Peppinella, riguardo al quale il buon fildiferro aveva qualche giusta riserva circa la scrittura ed il significato di alcune parole, non perfettamente comprensibili e che io avevo tentato di interpretare.Mimmo ha fugato ogni dubbio:
    1) Vesta 'n sanu = vestito intero, quindi moderno, elegante;
    2) Bedareda = Bellina, graziosa, carina;
    3) Trapinarella e Trapinatura = un gioco di parole che ricorda l’oggetto usato per forare,inteso come simbolo fallico.
    Giuseppe Cricrì

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    1. mi puoi dire anche il testo di hiuri di hiumari perfavore? non scherzo!

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  17. Grazie Giuseppe, ottimo lavoro anche come inviato speciale al concerto!
    Rimandiamo chi ci legge al post dedicato a "Peppinella", dove gli esiti di queste ricerche e riflessioni sul testo confluiscono nella versione definitiva.

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  18. Quest’anno ho visto Mimmo Cavallaro & Cosimo Papandrea tre volte la prima volta sono andato a vederlo a Caulonia quasi senza conoscerlo e da subito la musica e il sound mi hanno appassioanto.
    La seconda volta l’ho ascoltato in un paesino della provincia di Vibo Valentia, San Nicola da Crissa e lo spettacolo qui è stato grande.
    Penso che gli abitanti di quel paese non avessero mai visto una fiumana di gente così.
    La terza volta e venuto in un paese vicino al mio Sant’Onofrio ma qui lo spettacolo è stato si bello e sicuramente non deludente.
    A mio parere l’audio non andava.
    Sarà che sia a Cauolonia che a San Nicola da Crissa la conformazione delle piazze è ideale in quanto sembra di stare in dei teatri naturali.
    Andrò a vederlo a Vibo per farmi una quarta dose di TARANTA e speriamo che stavolta l’audio sia all’altezza dei musicisti.

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  19. mi potete dire gli accordi?

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  20. ciao sono giuseppe sono di cirò marina c'è qualcuno di cirò marina? rispondetemi

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  21. sono di nuovo giuseppe mi rispondete?

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  22. chi a scritto anonimo e per caso un fifone! non morirete! tranquilli!

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