--- per chi ama la musica di Mimmo e pensa che tutto il mondo debba conoscerla --- per chi ha voglia di scoprire un artista eccezionale - the next Big Thing!
▼
Unda Jonica!
Ma questo straordinario fenomeno musicale, i TaranProject, sono un fiore nel deserto? o la punta di un iceberg?
In altre parole, esistono altri gruppi e musicisti che condividono lo stesso humus culturale, che ai TaranProject si possono avvicinare per affinità ideali o per collaborazioni dirette?
La risposta è: sì, esistono!
Insomma uno splendido fiore sbocciato sulla punta di un possente iceberg: nulla nasce dal nulla, e la sintesi mirabile compiuta da Mimmo Cavallaro col suo gruppo è il frutto maturo della lunga sperimentazione condotta assieme ad altri artisti della Locride, attraverso anni di ricerca e progetti succedutisi nel tempo, tutti finalizzati alla rivitalizzazione della musica locale.
A voler essere anglofoni si potrebbe parlare di Locrian Wave, o magari Jasmine Wave; ma diremo invece, e meglio, Unda Jonica!
Mimmo stesso partì nel 1996 con un gruppo denominato I Folia, che poi trasmutò in TaranKhan, in cui militarono, con Fabio Macagnino, anche Francesco Loccisano e Stefano Simonetta, il fratello di Andrea, che ora fanno parte dei Taranta Power di Eugenio Bennato; questi a sua volta ebbe il ruolo determinante di pigmalione per Mimmo e soci. I TaranKhan, che già suonavano molte delle canzoni che ascoltiamo oggi, riscossero notevole successo, e tennero concerti anche in vari paesi europei.
Cosimo Papandrea, da parte sua, è stato il frontman dei SonuDivinu, in cui suonarono, con Macagnino, anche Carmelo Scarfò e Andrea Simonetta.
Carmelo e Giovanna Scarfò costituiscono inoltre, con altri due fratelli, gli Scarma.
Ci furono poi Gozz'ansamble, l'orchestra popolare Bassa Marea e infine i Karakolo Fool.
In questa prospettiva acquista dunque particolare rilievo la figura di Fabio Macagnino: accanto a Mimmo ne I Folia, poi tra i fondatori sia di TaranKhan che di SonuDivinu, nonché art director del progetto Karakolo Fool, artefice del bellissimo cd che contiene alcuni tra i brani più trascinanti che tutti abbiamo cantato e ballato nelle piazze in questi mesi. Fabio fu oltretutto il primo ad intuire che dal connubio tra Mimmo e Cosimo, i due giganti della musica ionica, sarebbero scaturite scintille musicali irresistibili, e si adoperò perché il fatidico incontro si realizzasse.
Ora Fabio ha formato un suo gruppo, gli ScialaRuga, di nuovo con Loccisano, con apporti frequenti di Stefano Simonetta, e in passato anche di Giovanna Scarfò e Alfredo Verdini. C'è poi Gabriele Albanese, che suonava i fiati in Karakolo Fool e Gozz'ansamble e di tanto in tanto fa gradito capolino sul palco dei TaranProject.
Un intrico da perderci la testa!, segnale comunque del fervore artistico che anima la scena, e della voglia di suonare assieme, in formazioni grandi o piccole secondo occasione, un modo tipico dell'ambito del jazz.
C'è un cd in preparazione per ScialaRuga, uno di Stefano Simonetta da solo, con l'alias Mujura, ed un altro in uscita per Francesco Loccisano. Molto dunque bolle in pentola...
Questo mio breve excursus risulterà sicuramente incompleto, bisognoso delle integrazioni di chiunque ne sappia di più e abbia voglia di aggiungervi qualcosa.
Ecco qui di seguito qualche link, per approfondire la scena, complessa e vivace, dell'Unda Jonica!
(un grazie particolare a Fabio, che mi ha fornito molte delle notizie qui riferite)
karakolofool
sonudivinu
gozzansamble
scarma
scialaruga
cronologia del TaranProject Tour 2009
Il tour di Mimmo Cavallaro TaranProject di questi mesi è giunto - cosi dicono i fedelissimi - a sfiorare gli 80 concerti!
Ora che sembra vivere un momento di pausa (prossimo concerto il 13 febbraio a Santa Caterina) approfittiamone per mettere un po' di nero su bianco su questa travolgente serie di eventi. Vorrei tentare di ricostruire una cronologia dei concerti di questi mesi. A qualcuno potrà sembrare un'idea che lascia il tempo che trova, un esercizio inutile o maniacale. E tuttavia... quando Mimmo e Cosimo saranno famosi come Madonna o i Pink Floyd, e le legioni di fan vorranno sapere tutto su di loro e sulla parabola artistica dei TaranProject, noi risponderemo presente!, con la nostra testimonianza di come e dove tutto cominciò, nell'anno di grazia 2009.
La cronologia che segue è frutto di qualche ricordo personale e di verifiche condotte sul web, ed è inevitabilmente lacunosa.
Per riempire le caselle vuote, per correggere errori ed omissioni, chiedo l'aiuto degli affezionati lettori: a tutti voi è rimasta nel cuore quell'indimenticabile serata a...
Cronologia TaranProject Sona Battenti Tour 2009
1 mag Caulonia
2 mag Marina di Gioiosa
3 mag Soverato
9 mag Locri
13 giu Benestare
14 giu Caulonia Marina
19 giu Locri - Casa circondariale (come Karakolo Fool)
26 giu Reggio Calabria
27 giu Monasterace
28 giu Lamezia - Etnica Lametia Festival
3 lug Soverato
8 lug Stignano mare
11 lug Gioiosa Ionica
15 lug Roccella Jonica
17 lug Gerace
18 lug Marina di Gioiosa (come Karakolo Fool)
19 lug Titi Placanica
25 lug Canolo
28 lug Marina di Gioiosa
31 lug Camini
1 ago Locri
2 ago Gioiosa Ionica
3 ago Zapponeta FG
4 ago Riace Marina (come Karakolo Fool)
5 ago Bivongi
6 ago Staiti - Festival Paleariza
7 ago Martone
8 ago Placanica
9 ago Bianco
10 ago Grotteria
11 ago S.Vito sullo Jonio CZ
12 ago Gioiosa Ionica
13 ago Stilo
14 ago Roccella Jonica
19 ago Casignana
22 ago Marina di Gioiosa
23 ago Gioiosa Ionica
29 ago Caulonia - K. Tarantella Festival
5 set Bruzzano
6 set Pazzano
8 set Pardesca Bianco
9 set Junchi Marina di Gioiosa
10 set Bivongi
11 set Crochi di Caulonia (come Karakolo Fool)
12 set Reggio Calabria Festival delo Stretto
17 set Siderno
18 set Nardodipace VV
19 set Caulonia Marina
2 ott Benestare
3 ott Campo Calabro
4 ott Guardavalle CZ
10 ott Gasperina CZ
11 ott Gioiosa Ionica
24 ott Siderno
25 ott S.Ilario
31 ott Cenadi CZ
7 nov Bova
9 nov Rizziconi
11 nov Cittanova
14 nov Samo
21 nov Guardavalle CZ
22 nov Caraffa del Bianco
2 dic Cittanova
5 dic S.Nicola di Ardore
7 dic Roccella Ionica
8 dic Marina di Gioiosa
9 dic Monasterace
19 dic Gioiosa Ionica
22 dic Siderno
23 dic Brancaleone
26 dic Sant'Agata del Bianco
27 dic Monasterace
29 dic Ardore
30 dic Bivongi
31 dic Caulonia Marina - Capod'anno e taranta!
2 gen Africo Nuovo
5 gen Bruzzano
9 gen Badolato CZ
13 feb S.Caterina dello Ionio Marina CZ
20 feb Bova Marina
Mimmo Cavallaro e la sua piazza
Non è la prima volta che Fildiferro mi illumina il sentiero verso un paradiso di meraviglie.
Tanti anni fa è stato lui a regalarmi per primo un romanzo di Toni Morrison. E' stato lui, soprattutto, a regalarmi qualche anno dopo il libro più bello del mondo: Horcynus Orca.
E adesso, alla fine della scorsa estate, un cd di Mimmo Cavallaro!
Colpo di fulmine, amore al primo ascolto. Difficile staccarsi da quella voce emozionante, dalle sue vocali scivolate, dal ritmo profondo che muove le viscere, dal colore vivo dei suoni.
Ma ancora non sapevo quasi niente: solo le orecchie ne avevano fatto conoscenza.
Più volte abbiamo tentato di partire, io da Firenze, Fildiferro dal suo profondo nordest, ma ogni volta sembrava che stelle avverse volessero impedirci il viaggio: ad ogni concerto mancato mi sentivo sempre più la Catarinà che mai arriva nella ninna nanna cantata a Figghjiu figghjiu.
Finalmente all'inizio di dicembre ce l'abbiamo fatta. Il mio primo, emozionante concerto vissuto dal vivo è stato a Roccella il 7 dicembre. Abbiamo avuto addirittura la fortuna di scambiare quattro parole proprio con Mimmo: due di ammirazione prima del concerto, due di commosso incantamento alla fine.
Ci voleva la Locride intorno - lentezza, profumi, sguardi, passi, cieli stellati - e ci voleva un concerto dal vivo per capire quello che passa tra il gruppo di Mimmo Cavallaro e la sua piazza. Energia liberata, orgoglio, commozione di trovarsi insieme, un affetto appassionato che va e torna tra piazza e palco, una specie di benedizione reciproca che non è facile descrivere a parole.
Se ad Africo Mimmo e Cosimo sono stati premiati come "miglior gruppo riempipiazza", hanno ricevuto solo una parte del riconoscimento che meritano. Le piazze dei loro concerti non sono state solo riempite: sono state svegliate, incendiate, accese, e nello stesso tempo rese più dolci e armoniose, pacificate, compattate, riempite d'amore.
Tanti anni fa è stato lui a regalarmi per primo un romanzo di Toni Morrison. E' stato lui, soprattutto, a regalarmi qualche anno dopo il libro più bello del mondo: Horcynus Orca.
E adesso, alla fine della scorsa estate, un cd di Mimmo Cavallaro!
Colpo di fulmine, amore al primo ascolto. Difficile staccarsi da quella voce emozionante, dalle sue vocali scivolate, dal ritmo profondo che muove le viscere, dal colore vivo dei suoni.
Ma ancora non sapevo quasi niente: solo le orecchie ne avevano fatto conoscenza.
Più volte abbiamo tentato di partire, io da Firenze, Fildiferro dal suo profondo nordest, ma ogni volta sembrava che stelle avverse volessero impedirci il viaggio: ad ogni concerto mancato mi sentivo sempre più la Catarinà che mai arriva nella ninna nanna cantata a Figghjiu figghjiu.
Finalmente all'inizio di dicembre ce l'abbiamo fatta. Il mio primo, emozionante concerto vissuto dal vivo è stato a Roccella il 7 dicembre. Abbiamo avuto addirittura la fortuna di scambiare quattro parole proprio con Mimmo: due di ammirazione prima del concerto, due di commosso incantamento alla fine.
Ci voleva la Locride intorno - lentezza, profumi, sguardi, passi, cieli stellati - e ci voleva un concerto dal vivo per capire quello che passa tra il gruppo di Mimmo Cavallaro e la sua piazza. Energia liberata, orgoglio, commozione di trovarsi insieme, un affetto appassionato che va e torna tra piazza e palco, una specie di benedizione reciproca che non è facile descrivere a parole.
Se ad Africo Mimmo e Cosimo sono stati premiati come "miglior gruppo riempipiazza", hanno ricevuto solo una parte del riconoscimento che meritano. Le piazze dei loro concerti non sono state solo riempite: sono state svegliate, incendiate, accese, e nello stesso tempo rese più dolci e armoniose, pacificate, compattate, riempite d'amore.
domenica concerto a Casignana
Domenica 17 alle 21.30 i TaranProject saranno in concerto a Casignana (RC).
A quanto pare sarà l'ultimo concerto di gennaio, e dunque chi può corra a vederli!
Casignana si trova nel'entroterra di Bianco, ad un'ottantina di km da Reggio. Se arrivate con un po' di anticipo, approfittate per una visita ai ruderi di Casignana vecchia, assai suggestivi come altre città fantasma della provincia (Pentedattilo, Roghudi...), e per uno sguardo alla Chiesa, dalla vertiginosa scalinata in pietra antica; anche la piazza quadrata dove si terrà il concerto è bella ed accogliente, come i casignanesi.
Ecco qui un video (by ibmman73) del concerto che i TaranProject tennero a Casignana il 19 agosto scorso (c'ero anch'io!!!). Quella sera mancava Giovanna, a bordo palco con il mal di gola, ma fu comunque una serata memorabile, con cena a base di sugo di capra e buon vino offerta a tutti i presenti e concerto con ripetuti bis fino a notte inoltrata.
A quanto pare sarà l'ultimo concerto di gennaio, e dunque chi può corra a vederli!
Casignana si trova nel'entroterra di Bianco, ad un'ottantina di km da Reggio. Se arrivate con un po' di anticipo, approfittate per una visita ai ruderi di Casignana vecchia, assai suggestivi come altre città fantasma della provincia (Pentedattilo, Roghudi...), e per uno sguardo alla Chiesa, dalla vertiginosa scalinata in pietra antica; anche la piazza quadrata dove si terrà il concerto è bella ed accogliente, come i casignanesi.
Ecco qui un video (by ibmman73) del concerto che i TaranProject tennero a Casignana il 19 agosto scorso (c'ero anch'io!!!). Quella sera mancava Giovanna, a bordo palco con il mal di gola, ma fu comunque una serata memorabile, con cena a base di sugo di capra e buon vino offerta a tutti i presenti e concerto con ripetuti bis fino a notte inoltrata.
Mimmo Cavallaro speaks!
Tre interviste con Mimmo, in varie fogge...
Una ve la trascrivo io qui sotto, è apparsa sul numero de La Riviera di cui abbiamo già parlato; è a due voci con Cosimo Papandrea, e ci rivela qualcosa sulla fascinosa "bella figghjola".
La seconda è da youtube (by maydaynews), in occasione della presentazione del cd Sona Battenti:
La terza si trova qui:
link
è vecchiotta, dell'agosto 2008, ma comunque interessante, e soprattutto contiene qualche gustosa notiziola sugli anni della gavetta.
da La Riviera del 27 dicembre 2009
Il 2009 è stato il vostro anno. A Cosa credete che sia dovuta questa esplosione di popolarità?
Cavallaro: Al lavoro che in tutti questi anni abbiamo fatto e che quest’anno si è concretizzato con un progetto discografico, che è stato fondamentale per farci conoscere meglio. Credo che la popolarità sia dovuto anche alla qualità del lavoro.
Quanto è importante la musica popolare in una terra come la Calabria, che vive di tradizioni?
Cavallaro: Tanta gente ci dice che la nostra non è musica popolare. Sicuramente non la facciamo in modo tradizionale ma è quello che viviamo. Noi non siamo i musicisti di 30 anni fa, abbiamo ascoltato tanta musica e conosciuto altre realtà musicale. Non è una musica studiata a tavolino, nasce spontanea, naturale. La musica popolare è importante perché identifica un territorio, è l’espressione dei millenni che sono trascorsi, sono i canti e i ritmi tramandati da generazioni che noi dobbiamo conservare.
Della tarantella forse si è anche un po’ abusato negli ultimi anni. Non c’è il rischio di saturare il pubblico?
Cavallaro: È una paura che sento ogni volta che suono, però il pubblico è sempre lì e vedo i bambini, gli anziani, nonni e nipoti che vengono ad ascoltarci e questo mi conforta, mi fa capire che non è un fenomeno passeggero ma che ha delle radici.
La tarantella quanto può essere contaminata da altri generi musicali?
Papandrea: E’ già contaminata e per quello continua a piacere. Se si ascoltano le vecchie tarantelle dopo poco stancano. Invece nella nostra tarantella la gente si rispecchia e diventa partecipe del concerto, per questo balla e si diverte. Alla fine dei concerti la gente sorride.
E voi vi divertite?
Papandrea: Certo!
Cosa si prova a riuscire ad interessare un pubblico così vasto e di tutte le età?
Papandrea: Noi questa musica ce l’abbiamo dentro, la sentiamo, ed è questo che trasmettiamo, per questo scatta il coinvolgimento.
Avete un ottimo rapporto col pubblico.
Cavallaro: Ultimamente si sono organizzati con i pullman per seguirci. Li ringraziamo tutti quanti.
Avete qualche aneddoto da raccontare?
Papandrea: Sì. Durante un concerto una bimba, massimo 5 anni, stava davanti a noi a cantare. Non ricordo in quale canzone Mimmo ha dimenticato una frase e la bimba lo ha puntato con uno sguardo terribile di accusa, come a dire: “hai sbagliato!”.
È stato bellissimo.
Dopo i 70 concerti di quest’anno avete già un calendario per il 2010?
Papandrea: Abbiamo già delle date stabilite.
Dove avete suonato quest’anno?
Cavallaro: Tantissimo nella Locride, ma lungo tutta la costa, fino a Soverato. Poi siamo andati anche all’estero: Uruguay, Irlanda, Germania, Francia, Belgio.
Chi è la famosa “bella figghjola” delle vostre canzoni?
Cavallaro: Chiedilo a Cosimo, è sua.
Papandrea: E’ una bellissima ragazza.
Ma non c’è un riferimento particolare, una persona in carne ed ossa che vi ha ispirato?
Papandrea: No, è un’idea.
Ma se esistesse sarebbe calabrese?
Cavallaro: Sicuramente sì.
Papandrea: Magari gioiosana…
Una ve la trascrivo io qui sotto, è apparsa sul numero de La Riviera di cui abbiamo già parlato; è a due voci con Cosimo Papandrea, e ci rivela qualcosa sulla fascinosa "bella figghjola".
La seconda è da youtube (by maydaynews), in occasione della presentazione del cd Sona Battenti:
La terza si trova qui:
link
è vecchiotta, dell'agosto 2008, ma comunque interessante, e soprattutto contiene qualche gustosa notiziola sugli anni della gavetta.
da La Riviera del 27 dicembre 2009
Il 2009 è stato il vostro anno. A Cosa credete che sia dovuta questa esplosione di popolarità?
Cavallaro: Al lavoro che in tutti questi anni abbiamo fatto e che quest’anno si è concretizzato con un progetto discografico, che è stato fondamentale per farci conoscere meglio. Credo che la popolarità sia dovuto anche alla qualità del lavoro.
Quanto è importante la musica popolare in una terra come la Calabria, che vive di tradizioni?
Cavallaro: Tanta gente ci dice che la nostra non è musica popolare. Sicuramente non la facciamo in modo tradizionale ma è quello che viviamo. Noi non siamo i musicisti di 30 anni fa, abbiamo ascoltato tanta musica e conosciuto altre realtà musicale. Non è una musica studiata a tavolino, nasce spontanea, naturale. La musica popolare è importante perché identifica un territorio, è l’espressione dei millenni che sono trascorsi, sono i canti e i ritmi tramandati da generazioni che noi dobbiamo conservare.
Della tarantella forse si è anche un po’ abusato negli ultimi anni. Non c’è il rischio di saturare il pubblico?
Cavallaro: È una paura che sento ogni volta che suono, però il pubblico è sempre lì e vedo i bambini, gli anziani, nonni e nipoti che vengono ad ascoltarci e questo mi conforta, mi fa capire che non è un fenomeno passeggero ma che ha delle radici.
La tarantella quanto può essere contaminata da altri generi musicali?
Papandrea: E’ già contaminata e per quello continua a piacere. Se si ascoltano le vecchie tarantelle dopo poco stancano. Invece nella nostra tarantella la gente si rispecchia e diventa partecipe del concerto, per questo balla e si diverte. Alla fine dei concerti la gente sorride.
E voi vi divertite?
Papandrea: Certo!
Cosa si prova a riuscire ad interessare un pubblico così vasto e di tutte le età?
Papandrea: Noi questa musica ce l’abbiamo dentro, la sentiamo, ed è questo che trasmettiamo, per questo scatta il coinvolgimento.
Avete un ottimo rapporto col pubblico.
Cavallaro: Ultimamente si sono organizzati con i pullman per seguirci. Li ringraziamo tutti quanti.
Avete qualche aneddoto da raccontare?
Papandrea: Sì. Durante un concerto una bimba, massimo 5 anni, stava davanti a noi a cantare. Non ricordo in quale canzone Mimmo ha dimenticato una frase e la bimba lo ha puntato con uno sguardo terribile di accusa, come a dire: “hai sbagliato!”.
È stato bellissimo.
Dopo i 70 concerti di quest’anno avete già un calendario per il 2010?
Papandrea: Abbiamo già delle date stabilite.
Dove avete suonato quest’anno?
Cavallaro: Tantissimo nella Locride, ma lungo tutta la costa, fino a Soverato. Poi siamo andati anche all’estero: Uruguay, Irlanda, Germania, Francia, Belgio.
Chi è la famosa “bella figghjola” delle vostre canzoni?
Cavallaro: Chiedilo a Cosimo, è sua.
Papandrea: E’ una bellissima ragazza.
Ma non c’è un riferimento particolare, una persona in carne ed ossa che vi ha ispirato?
Papandrea: No, è un’idea.
Ma se esistesse sarebbe calabrese?
Cavallaro: Sicuramente sì.
Papandrea: Magari gioiosana…
il concerto
Benché io viva nel Veneto, a 1300 kilometri dai luoghi dove Mimmo Cavallaro si esibisce, ho avuto la fortuna di sentirlo in concerto sei volte, dall'inizio di agosto (ero in vacanza in Calabria) alla fine di dicembre (con due viaggi Nord-Sud apposta per lui! "Eu mi partia di tantu luntanu...").
Quant'è cresciuto il Taran Project! Sia come fenomeno pubblico, dalla prima breve esibizione come gruppo spalla in una serata del Festival Paleariza (ecco un altro evento calabrese del quale meriterà parlare!) fino alle serate trionfali, direi oceaniche, di dicembre, ma sia anche come qualità artistica, coesione, energia e convinzione nei propri mezzi.
Il concerto – almeno gli ultimi che ho visto io – comincia con Alfredo in assolo alle percussioni e col gruppo, senza Cosimo, che attacca "Lu cantu di lu marinaru", cui seguono quasi tutti i brani di Sona Battenti. Quando Andrea intona lo struggente arpeggio di "Tarantella nova" entra Cosimo e si susseguono uno dopo l'altro Spagna, Mulinarella e gli altri brani da Karakolo Fool. Nella fase finale, dopo la ormai proverbiale sospensione per accordare la "magica" lira calabrese, è la volta di alcuni inediti su cd: Stilla chjara, Li boni festi, Peppinella... fino al bis, ennesimo anthem trascinante, anch'esso inedito.
Ecco una (approssimativa) scaletta del concerto.
Qualcuno dei fan più assidui mi può aiutare a sistemare l'ordine dei brani e i titoli che mancano?
Lu cantu di lu marinaru
Rosa russa
Comu si gira comu si balla
Mulinarella
Figghjiu figghjiu (canta Giovanna)
Cioparella
Mariola
Rosabella
(entra Cosimo)
Tarantella nova
Spagna (canta Cosimo)
Mulinarella (canta Cosimo)
Corvu nigru (canta Cosimo)
Japri ssu barcuni (canta Cosimo)
Jocu di la palumbella
Tarantella della seduzione
Stilla chjara (canta Cosimo)
Sona battenti
Peppinella
Li boni festi
Lu monacu cappuccinu
Brigante se more (canta Giovanna)
Malarazza (canta Cosimo con Giovanna)
presentazione dei musicisti ("comu ballano beni ssi figghjoli")
Tarantella brada
bis: U jimbusedu
Cronologia degli 80 concerti 2009
Quant'è cresciuto il Taran Project! Sia come fenomeno pubblico, dalla prima breve esibizione come gruppo spalla in una serata del Festival Paleariza (ecco un altro evento calabrese del quale meriterà parlare!) fino alle serate trionfali, direi oceaniche, di dicembre, ma sia anche come qualità artistica, coesione, energia e convinzione nei propri mezzi.
Il concerto – almeno gli ultimi che ho visto io – comincia con Alfredo in assolo alle percussioni e col gruppo, senza Cosimo, che attacca "Lu cantu di lu marinaru", cui seguono quasi tutti i brani di Sona Battenti. Quando Andrea intona lo struggente arpeggio di "Tarantella nova" entra Cosimo e si susseguono uno dopo l'altro Spagna, Mulinarella e gli altri brani da Karakolo Fool. Nella fase finale, dopo la ormai proverbiale sospensione per accordare la "magica" lira calabrese, è la volta di alcuni inediti su cd: Stilla chjara, Li boni festi, Peppinella... fino al bis, ennesimo anthem trascinante, anch'esso inedito.
Ecco una (approssimativa) scaletta del concerto.
Qualcuno dei fan più assidui mi può aiutare a sistemare l'ordine dei brani e i titoli che mancano?
Lu cantu di lu marinaru
Rosa russa
Comu si gira comu si balla
Mulinarella
Figghjiu figghjiu (canta Giovanna)
Cioparella
Mariola
Rosabella
(entra Cosimo)
Tarantella nova
Spagna (canta Cosimo)
Mulinarella (canta Cosimo)
Corvu nigru (canta Cosimo)
Japri ssu barcuni (canta Cosimo)
Jocu di la palumbella
Tarantella della seduzione
Stilla chjara (canta Cosimo)
Sona battenti
Peppinella
Li boni festi
Lu monacu cappuccinu
Brigante se more (canta Giovanna)
Malarazza (canta Cosimo con Giovanna)
presentazione dei musicisti ("comu ballano beni ssi figghjoli")
Tarantella brada
bis: U jimbusedu
Cronologia degli 80 concerti 2009
i cd
Di Mimmo Cavallaro esistono 2 cd.
Il primo a suo nome, dal titolo “Sona battenti”, pubblicato a inizio 2009 dall'etichetta Taranta Power di Eugenio Bennato.
L'altro è a nome Karakolo Fool, uscito anch'esso lo scorso anno. I Karakolo Fool sono nati come una sorta di supergruppo, con alcuni tra i migliori musicisti calabresi, attorno ad un progetto di spettacolo musicale e teatrale.
La cosa strana è che su “Sona battenti” Mimmo Cavallaro è accompagnato da musicisti del tutto diversi dai Taran Project, mentre la formazione dei Karakolo Fool coincide quasi del tutto con l'attuale gruppo, fatta eccezione per il percussionista Fabio Macagnino, per i fiati di Gabriele Albanese, che pure sovente si unisce tuttora ai Taran Project nei loro concerti, e per la bravissima cantante Manuela Cricelli, che esegue due brani nel cd.
Eppure il trionfale tour di quest'anno si chiama Sona Battenti Tour... mah!
La cosa ancor più strana è che se il cd Sona Battenti può essere acquistato con relativa facilità, ad esempio richiedendolo a Taranta Power, il Karakolo Fool è virtualmente introvabile (ci dev'esser sotto qualche problema legato ai diritti... un mistero calabrese). Eppure in esso sono contenuti gli hit più travolgenti, a cominciare da Spagna (o Bella figghjola), il brano che a tutti resta in testa e nel cuore per giorni dopo ogni concerto, o Mulinarella (su Sona battenti c'è un'altra Mulinarella, stesso titolo ma completamente diversa), Corvu nigru...
Io sono riuscito, attraverso varie peripezie, ad averne una copia. Tutto quel che posso dirvi è: cercatelo, ne vale assolutamente la pena! Non che Sona battenti sia da meno – e ci torneremo con un'analisi più approfondita – ma Karakolo Fool è incredibilmente trascinante e di impatto più immediato; se appena fosse distribuito in modo decente diverrebbe di sicuro un istantaneo best seller.
Il primo a suo nome, dal titolo “Sona battenti”, pubblicato a inizio 2009 dall'etichetta Taranta Power di Eugenio Bennato.
L'altro è a nome Karakolo Fool, uscito anch'esso lo scorso anno. I Karakolo Fool sono nati come una sorta di supergruppo, con alcuni tra i migliori musicisti calabresi, attorno ad un progetto di spettacolo musicale e teatrale.
La cosa strana è che su “Sona battenti” Mimmo Cavallaro è accompagnato da musicisti del tutto diversi dai Taran Project, mentre la formazione dei Karakolo Fool coincide quasi del tutto con l'attuale gruppo, fatta eccezione per il percussionista Fabio Macagnino, per i fiati di Gabriele Albanese, che pure sovente si unisce tuttora ai Taran Project nei loro concerti, e per la bravissima cantante Manuela Cricelli, che esegue due brani nel cd.
Eppure il trionfale tour di quest'anno si chiama Sona Battenti Tour... mah!
La cosa ancor più strana è che se il cd Sona Battenti può essere acquistato con relativa facilità, ad esempio richiedendolo a Taranta Power, il Karakolo Fool è virtualmente introvabile (ci dev'esser sotto qualche problema legato ai diritti... un mistero calabrese). Eppure in esso sono contenuti gli hit più travolgenti, a cominciare da Spagna (o Bella figghjola), il brano che a tutti resta in testa e nel cuore per giorni dopo ogni concerto, o Mulinarella (su Sona battenti c'è un'altra Mulinarella, stesso titolo ma completamente diversa), Corvu nigru...
Io sono riuscito, attraverso varie peripezie, ad averne una copia. Tutto quel che posso dirvi è: cercatelo, ne vale assolutamente la pena! Non che Sona battenti sia da meno – e ci torneremo con un'analisi più approfondita – ma Karakolo Fool è incredibilmente trascinante e di impatto più immediato; se appena fosse distribuito in modo decente diverrebbe di sicuro un istantaneo best seller.
personaggi dell'anno!
un video
Su youtube i video dei concerti dei Taran Project sono numerosissimi.
Eccone uno di ottima qualità (by Sarocrissemy)
Eccone uno di ottima qualità (by Sarocrissemy)
TaranProject tour 2009
In un lembo remoto d'Italia, la costa jonica calabrese attorno a Locri, è esploso nel 2009 un fenomeno musicale e culturale straordinario. Mimmo Cavallaro, artista e musicologo di Caulonia, ha formato i TaranProject, coi quali ha tenuto in sei mesi oltre settanta concerti, conoscendo un successo via via sempre più travolgente, fino a diventare un autentico evento di massa. Sei musicisti di talento e un pugno di canzoni fenomenali, tratte in buona misura dal repertorio della tradizione locale, ricomposte e cesellate fino a trasformarle in brani smaglianti, che sprigionano energia ed emozioni, e che tutti mandano subito a memoria: un pubblico di tutte le età che riempie le piazze della Locride cantando e ballando all'unisono.
E' appena il caso di notare il risvolto sociale di questa occasione di incontro intergenerazionale, in una terra proverbialmente difficile, ma la di là di questo aspetto - su cui torneremo - c'è da sottolineare l'assoluto valore artistico della proposta di Mimmo Cavallaro, una inesauribile fonte di commozione e divertimento collettivo, che merita di esser conosciuta e goduta in tutta Italia e nel mondo.
E' appena il caso di notare il risvolto sociale di questa occasione di incontro intergenerazionale, in una terra proverbialmente difficile, ma la di là di questo aspetto - su cui torneremo - c'è da sottolineare l'assoluto valore artistico della proposta di Mimmo Cavallaro, una inesauribile fonte di commozione e divertimento collettivo, che merita di esser conosciuta e goduta in tutta Italia e nel mondo.