I brani nuovi del concerto 2011, rispetto al 2010, sono nove:
le ben note Peppinella e Comu si gira comu si balla, già in scaletta nel 2009; i due che vengono dal cd “Hjuri di Hjumari”, l'omonima e Massaru; Ciano, già dei Karakolo Fool, che peraltro non viene eseguita ogni sera; A Virrinedda, di Rosa Balistreri; Patruni Meu di Mimmo, già nel repertorio dei TaranKhan;
infine due canzoni del tutto inedite, la nuova di Giovanna, Sona ssu tamburu, e la travolgente "Pe' ttia" con cui Cosimo fa il suo ingresso in scena.
Il testo è di due secoli fa, ma l'impeto amoroso che lo anima vibra intatto: tra mirabolanti sfide cosmiche, fino a catturar le stelle, e ardite imprese atletiche, a inseguir vascelli a nuoto, trovano risalto le consuete delicatezze liriche. La melodia pensata da Cosimo, prima evocativa e poi palpitante, sottolinea queste e quelle a meraviglia.
(Video da Youtube di Cuore Tarantato)
Pe' ttìa
Anna, lu nomu toi di l'annu veni,
tutti cu'ttia li soi bellizzi stannu:
l'estati porta sonni assai sereni,
le carni su' di nivi e 'mbernu fannu,
li labbra su' d'autunnu frutti armeni,
la facci primavera senza 'ngannu.
Pe'ttia vorrìa attaccà' lu suli
puru ducentu stilli 'ncatinari.
Pe'ttia vorrìa mu vaju a 'nnatuni
m'arrivu a nu vascellu ammenz'u mari.
Oh bella cu'ssi mani delicati,
e delicati li cosi faciti:
quandu la gugghja a'mmanu vui pigghjati
l'arcedu ch'è pe ll'aria vui pungiti.
Bella la sira quandu vi curcati
la Luna fa la ninna e vui dormiti,
e la matina quandu vi levati
canta lu rusignolu e vi vestiti.
Pe'ttia vorrìa attaccà' lu suli
puru ducentu stilli 'ncatinari.
Pe'ttia vorrìa mu vaju a 'nnatuni
m'arrivu a nu vascellu ammenz'u mari.
(Nei commenti la traduzione in italiano)
Per te
RispondiEliminaAnna, il tuo nome viene dall'anno,
le sue bellezze sono presso di te:
l'estate porta sogni assai sereni,
l'incarnato è di neve è fa inverno,
le labbra sono frutti armeni d'autunno,
il viso è primavera senza inganno.
Per te vorrei attaccare il Sole,
e pure incatenare cento stelle.
Per te vorrei andare a nuoto
a raggiungere un vascello in mezzo al mare.
O bella con queste mani delicate,
e con delicatezza fate le cose:
quando prendete in mano l'ago
pungete l'uccello che va per l'aria.
Bella, quando la sera vi coricate
la Luna fa la ninna e voi dormite,
e la mattina quando vi alzate
canta l'usignolo e vi vestite.
Per te vorrei attaccare il Sole,
e pure incatenare cento stelle.
Per te vorrei andare a nuoto
a raggiungere un vascello in mezzo al mare.
Nota: i "frutti armeni" sono presumibilmente le albicocche.
Ciao, da buon segugio mi sono subito procurata i versi della tradizione da cui Cosimo ha tratto ispirazione per scrivere questa bella canzone:
RispondiEliminaFigghiola cu ssi mani delicati,
e delicati li cosi faciti.
Quandu la gugghia vui a manu pigghiati,
l'arcellu, ch'è pi l'aria, vui pingiti.
Bella, la sira quandu vi curcati,
la luna fa la ninna, e vui durmiti.
E la matina quandu vi levati,
canta lu rusignolu, e vi vestiti.
CARO FILIPPO, vorrei far notare la parola PINGITI, che contrasta con PUNGITI. Se lasciamo pungiti, sembra che la bella punga con l'ago l'uccello vagante nell'aria. Se invece usiamo pingiti, la bella lavora con l'ago e dipinge, ricama un bel volatile sulla tela. Quale delle due?
Propongo inoltre una diversa interpretazione della parola ATTACCARI, nel ritornello. Più ce tradurla letteralmente con ATTACCARE, direi di renderla con INCATENARE, FARE PRIGIONIERO. Dalla mie parti infatti, per dire "è stato arrestato", quindi incatenato, privo della libertà, si dice "u ttaccaru".
L'innamorato vorrebbe rendere prigionieri per l'amore della sua bella le stelle del firmamento, e probabilmente regalargliele.
concordo con "attaccare"=legare ( attaccati i lazzi di scarpi)
Eliminabrava Giu, ottimo fiuto!
RispondiEliminaDirei che entrambi i tuoi suggerimenti siano da accogliere - anche se Cosimo, indubbiamente, canta "pungiti"...
Sto uscendo pazza per trovare una canzone che il ritornello è: Quanti frundi avi sta livara tanti bellizzi avi sta fijjola!
RispondiEliminaSe la conoscete mi dite il titolo!!!! Vi prego
Grazie
Il titolo è "Occhji di mari", sta sul cd Hjuri di Hjumari; puoi leggere il testo seguendo il link sulla destra (i testi delle nuove canzoni).
RispondiEliminaragazzi dove posso scaricare patruni meu pe ttia e sona ssu tamburu k non riesco a trovarli da nessuna parte...grazie
RispondiEliminahum... aspetti che esca il cd e poi lo compri!
RispondiEliminamettete il testo di sona su tamburu per favore?
RispondiEliminaPer "Sona ssu tamburu" segui il link:
RispondiEliminahttp://mimmocavallarofanclub.blogspot.com/2011/09/sona-ssu-tamburu.html