Pasquetta con Cosimo!




Niente concerto dei TaranProject, quest'anno... Ma un appuntamento a cui accorrere c'è:
pomeriggio a Catona, frazione di Reggio Calabria, a ballare con Cosimo ospite d'onore dei TaranQuartet.

Strada passeggera

Amuri, Gilusìa, Spartenza e Sdegnu: sono i quattro classici filoni cui si suole ricondurre le canzoni della tradizione musicale calabrese.
Nel repertorio dei TaranProject sono ampiamente rappresentati il tema dell'amore e quello del viaggio, della lontananza; c'è qualche brano che ha per filo conduttore la gelosia; ma assai meno frequente è il tema dello sdegno: forse solo in questa ballata, Passeggera, sfogo amaro di un innamorato deluso.

Tramandata in varie zone della regione, già inserita nel cd “Sona Battenti” di Mimmo, è stata ripresa dai TaranProject la scorsa estate in una versione rinnovata; dell'impatto scenico mirabolante, delle sonorità originali e così incisive abbiamo già detto in precedenza, ma soffermiamoci ora sul testo.



Il termine sdegnu non ha un esatto equivalente in italiano: designa un sentimento dai risvolti contrastati, che mescola orgoglio ferito e impulso di cieca vendetta, il ripudio dell'amata intrecciato inscindibilmente al rimpianto, un'ostentata indifferenza che è al tempo stesso resa disperata. Con un'intensità che sprizza prorompente da questa invettiva: l'amore concluso è stato niente più che un tratto di strada passeggera; eppure ora ogni passo, ogni rabbiosa “pedata”, costa lacrime copiose e intrise di fiele.
E' un veleno che contamina ogni cosa, con la potenza di un'ondata di piena che cambia faccia al mondo; e qui il controcanto di Giovanna, dea vendicatrice avvolta di bagliori spettrali, risuona come un anatema il cui eco non si spegnerà facilmente.
E' una rappresentazione perfetta, che avvolge i sensi e ci pervade.

Il filmato da youtube, purtroppo parzialmente incompleto, è stato girato da Marimiketta ad Amaroni, lo scorso luglio.
Nei commenti c'è la traduzione in italiano.

Passeggera

Ohi strada passeggera e mò ti lassu,
ciangendu mi'ndi vaju alla via mia.

E mò ti lassu gioia e mò ti lassu,
ciangendu mi'ndi vaju alla via mia.

Ogni pedata chi di tia m'arrassu
centu funtani vannu all'occhji mia.

De tia m’arrassu gioia de tia m’arrassu,
centu funtani vannu all'occhji mia.

Nun sù funtani di velenu e tassu,
'nzo chi ncì vida l'imbelenarria.

'Mbelenu puru li strati adduvi passu,
'mbelenati li dassu commu a mia.

De duvi passu gioia de duvi passu
'mbelenati li dassu commu a mia.

Si riparte dal Cilea


Il tradizionale appuntamento in piazza con i TaranProject a Pasquetta - Gioiosa o Siderno che sia - quest'anno non è in calendario.
Una scelta prudente, vien da dire, a vedere il freddo e la pioggia che fa: già negli scorsi anni qualche concerto del periodo pasquale fu disturbato, interrotto o addirittura annullato, per le intemperie tardive di inverni che indugiano sempre più a lungo sulla penisola.
Ma che non sia invece vero il contrario? E cioè che è Giove pluvio, in questi giorni, a non volerne sapere di rinfoderare saette e scrosci di pioggia, infuriato perché ancora i TaranProject si fanno attendere, impaziente anche lui come noi?
Vedetela un po' come credete, fatto sta anche quest'anno il via alla bella stagione – quella dei concerti, intendo – avverrà al riparo di un soffitto di pregio, quello del Teatro Cilea di Reggio Calabria.



Un anno fa, era il 31 marzo, fu un evento clamoroso: per l'eccezionalità dello spettacolo, ricco di sorprese, brani inediti o rielaborati, e per la straordinaria risonanza dell'eco che il successo dei TP al Cilea generò, muovendo gli animi dei presenti ad emozione e meraviglia, e persino suscitando gli strali di qualche qualche benpensante che gridò al sacrilegio: la tarantella nel tempio della musica colta!
Il prossimo 13 aprile, a grande richiesta, il rito si ripete:
sacrilegio o miracolo? Chi ci sarà giudicherà con le proprie orecchie.
Il tutto esaurito è garantito, occhio quindi alla prevendita!

Habemus datam!

Fumata bianca, finalmente, dal sito ufficiale dei TaranProject, a spezzare un'attesa che si era fatta spasmodica:
è comparso il calendario dei prossimi concerti.
Per la verità ha l'aria di essere una traccia ancora in divenire, e soffre di strana presbiopìa: le date sono sì numerose, ma tutte piuttosto lontane nel tempo, a partire dall'appuntamento che si rinnova a Brescia a fine maggio, mentre nulla è al momento definito per l'incipiente primavera e il weekend pasquale.
Ma c'è spazio per ulteriori inserimenti, col ragionevole auspicio che qualche altro contratto sia presto siglato.
Intanto iniziamo a far programmi l'estate, con un agosto già denso e che presto si saturerà, come ogni anno. Spicca fin d'ora qualche classico, come la Sagra del Cinghiale e la Festa di San Rocco.
E per l'autunno si profila la terza spedizione a Lione, in Francia.

Ecco l'agenda:

25 maggio - Borgosatollo (Brescia)

16 giugno - Saline Joniche

2 luglio - Vena Media (VV)
6 luglio - Ricadi (VV)
28 luglio - Delianuova

1 agosto - Spadola (VV) - Spadola loves folk Festival
3 agosto - Gagliano (CZ)
6 agosto - Satriano - Satrianella Festival
8 agosto - Bellantone (VV)
10 agosto - San Nicola di Caulonia - Sagra del Cinghiale
11 agosto - Focà di Caulonia
12 agosto - Castello (CS)
14 agosto - Castellace
17 agosto - Prunella di Melito
18 agosto - Straorino
19 agosto - Locri
24 agosto - Rizziconi
25 agosto - Gioiosa Jonica - Festa di San Rocco

12 ottobre - Lione (FRANCIA)