...e jiu alla fera!
Il più delle volte è proprio così, giacché buona parte dei concerti del gruppo di Mimmo e Cosimo si tiene in occasione di feste di paese, con ricco contorno di bancarelle e chioschi: e chissà quanti gobbetti, e vecchierelli, e pelirossi!
Sarà per questo che lo Jimbusedu non può mai mancare:
un brano popolarissimo e amato dal pubblico, che da tre anni sta nel bis finale, e da lì non si schioda;
ora è intarsiato nella “Tarantella guappa” di cui abbiamo appena discusso, e al cui filmato vi rimando, poiché nel bel mezzo c'è appunto “U jimbusedu”.
Anche per questa canzone il testo è a canovaccio variabile, con strofe non necessariamente collegate fra loro, se non dalla meta che accomuna i vari personaggi diretti alla fiera.
In testa al gruppo rimane l'indimenticabile gobbetto, che va a comprarsi una chitarra nuova con cui saprà incantare gli astanti, facendo felice e orgogliosa la moglie.
Il finale delinea una morale: per brama della “ficarella milingiana”, che ci ingolosisce al chiaro di luna, si finisce col rimetterci non solo pomi e peri, di cui in fondo poco ci cale, ma pure il ramo più bello dell'albero!
La versione dello scorso anno la si può trovare in quest'altro post, con una strofa in più cantata da Cosimo; nei commenti, Giuseppina riportò il testo. Lo ripropongo qui, per maggior facilità di consultazione.
La traduzione in italiano è nei commenti qui sotto.
U jimbusedu
Partiu lu jimbusedu e jiu alla fera
pe'mu s'accatta na chitarra nova,
e la mugghjeri tutta preju preju:
guardate u jimbu meu comu la sona.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
Partiu lu vecchiaredu e jiu alla fera
pe'mu s'accatta padeja e pignata,
nu carru di patati chinu chinu
pe'mu c'abbasta pe' tutta l'annata.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
Partiu lu pilirussi e jiu alla fera,
pe'mu si vindi pipi e pumadora,
ma la vilanza non volìa 'nchianari
e a pilirussi lu facia 'ncazzari.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
Gianmariana mia, Gianmariana
to maritu non c'è chi jiu a la fera
pe'mu t'accatta 'na pisa di lana,
mu ti la fili a lustru di lumera.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
Arzira cu lu lustru di la luna
vitti na ficareda milingiana,
lu cori mi dicia pigghiati una,
e l'attru mi dicia lu 'nchiana 'nchiana.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
A la 'nchianata la fici sicura,
a la scinduta si schiancau la rama,
non ciangiu no li pira e no li puma,
ciangiu ca si schiancau la megghju rama.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
Il gobbetto
RispondiEliminaPartì il gobbetto e andò alla fiera
per comprarsi una chitarra nuova,
e la moglie tutta contenta:
guardate il mio gobbo, come la suona!
Partì il vecchierello e andò alla fiera
per comprarsi padelle e tegami,
un carro di patate pieno pieno
che gli bastino per tutto l'anno.
Partì il pelirossi e andò alla fiera
per vendere peperoni e pomodori,
ma la bialncia non voleva salire,
e a pelirossi lo faceva incazzare.
Ieri sera, alla luce della luna
vidi un fico melanzana,
il cuore mi diceva: "prendine uno",
e l'altro mi diceva: "sali, sali!"
L'arrampicata la feci sicura,
ma alla discesa si schiantò il ramo:
non piango nè le pere, nè le mele,
rimpiango che si schiantò il ramo migliore.
E tiritinghi-tichititì, tiritinghi-tichitità,
ritinghi-tichititì e ritinghi-tichitità.
Mia nonna di Rizziconi mi cantava una canzone molto simile... :-)
EliminaL umilta
EliminaL umilta del sud propria della calabria.. o ce l hai o no.. signori
Eliminaunica precisazione: il fico melanzana (non so se il nome sia corretto) è il fico nero, dei cui frutti io sono molto golosa...comu o jimbusedu!!!
RispondiEliminaLa traduzione della strofa in più,
RispondiEliminache canta Cosimo:
Gianmariana mia, Gianmariana,
tuo marito non c'è, ché è andato alla fiera
per comparti una pesata di lana,
perchè tu la fili al chiaro di luna.
precisamente lumera vuol dire lanterna non luna
EliminaSì, certo, lanterna! Mi sono fatto confondere dalla strofa seguente, in cui c'è lu lustru di la luna...Grazie della precisazione.
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